venerdì 4 aprile 2008

Attaque!

Frank Kruger si aggira per lo studio con aria svogliata, osservando l'enorme collezione di libri del colonnello Fehder: sugli scaffali della libreria sono raccolti tomi che spaziano in tutti i rami dello scibile, compreso l'occultismo, l'esoterismo, la magia e la cabala.
Il feldmaresciallo Schubert studia con maggiore attenzione il libro che il colonnello stava leggendo nel momento in cui è morto: i suoi studi di Linguistica a Tubingen gli suggeriscono che il tomo è scritto in Aramaico e pare essere in realtà un insieme di pergamene assemblate e rilegate con una copertina di cuoio spesso e grezzo.
"E' un libro in Aramaico" -esclama rivolto al GeheimKommando- "Qualcuno può aiutarmi a tradurlo?"
La domanda del feldmaresciallo è in realtà molto insidiosa: l'alto ufficiale della Wehrmacht sa benissimo, infatti, che nella sua squadra si nasconde un Giudeo infiltrato.
"E' lei il Linguista, no?" -gli risponde flemmatico il Conte Von Rimmel.
"Già, ma ho bisogno di tempo...e degli strumenti necessari" -dice squadrando gli scaffali dello studio ricolmi di libri; Schubert seleziona quindi con attenzione alcuni dizionari che potrebbero essergli di aiuto.
In quel momento la porta si spalanca improvvisamente ed entrano nello studio un Lieutenant delle SS, un ufficiale Medico con un paio di occhialini tondi, il sergente Mayer e una splendida ragazza bavarese con una cuffietta grigia in testa, sulla quale è ricamata una svastica nera.
"Heil Hitler!" -tuona quasi urlando l'ufficiale delle SS, mentre tutti nella stanza alzano il braccio destro teso.
"Feldmaresciallo Schubert: siamo onorati di accoglierla al castello Hoenig" -esordisce con sguardo severo l'ufficiale delle SS- "Sono il Lieutenant Himmel, secondo in comando di questa guarnigione e -purtroppo- ora comandante in capo del castello Hoenig: costui è il tenente Richter, l'ufficiale medico della guarnigione che esaminerà il corpo del colonnello e che...mein gott! Ma dov'è finito il corpo del colonnello?" -esclama improvvisamente l'ufficiale delle SS, accortosi improvvisamente dell'assenza di qualsiasi cadavere nella stanza.
"E' stato portato via dai medici che lei ha inviato a prenderlo" -risponde serio Schubert.
"Quali medici?" -esclama Himmel- "Io non ho inviato nessuno! L'unico ufficiale medico della guarnigione è Richter, qui presente!"
Sul GeheimKommando cala improvvisamente un gelo.
"Poco fa sono entrati in questo studio un medico e dei paramedici: mi vuol dire che chiunque può penetrare questa fortezza, anche tre persone a vostra insaputa?" -chiede con aria strafottente Frank Kruger.
"La prego, feldmaresciallo Schubert, di invitare gli uomini della vostra squadra a tenere un comportamento consono" -dice in tono freddo il Lieutenant, ignorando completamente Kruger.
"Se ci muoviamo possiamo ancora intercettarli: se desse l'ordine ai suoi uomini di cercarli nella fortezza..!" -sbotta irritato Frank Kruger, anche se il giovane austriaco non può fare a meno di guardare con timore i teschi d'argento presenti sul colletto dell'ufficiale delle SS.
"Feldmaresciallo Schubert: lei è il comandante di questa unità ed è stato incaricato di questa indagine. Ma io sono il comandante in capo del castello Hoenig: le consiglio di far rispettare ai suoi uomini il codice militare qui vigente" -dice freddamente Himmel, continuando a non degnare di uno sguardo Frank Kruger. A nessuno sfugge che la tensione nell'aria coinvolge Mayer a tal punto che il giovane sergente sgancia il bottone della fondina della sua pistola.
"Certamente Lieutenant Himmel: sarà fatto. E ritroveremo il corpo del colonnello" -asserisce sicuro Schubert guardando Frank Kruger.
"Le porgo le mie più sentite scuse, Lieutenant." -dice in tono sinceramente pentito il giovane austriaco.
"Bene. Ho servito il colonnello Fehder per 15 anni e ho intenzione di essere presente quando il suo corpo verrà bruciato secondo gli antichi riti celtici. Veda di trovare il corpo del colonnello entro stasera, feldmaresciallo. Heil Fuhrer!" -dice in tono imperioso Himmel. Quindi esce dallo studio seguito dal medico.

"SS...bastardi macellai!" -pensa tra se Schubert- "Il colonnello Fehder fu invitato tante volte ad entrare in quel corpo speciale, ma si è sempre rifiutato di farlo!"
"Dobbiamo trovare il corpo del colonnello" -dice poi rivolto al GeheimKommando.
Vanheim allora, defilato in un angolo dello studio, si china sul suo orologio spostando in avanti le lancette, posizionandole all'ora del tramonto: improvvisamente l'orologiaio boero vede l'ambiente attorno a se sfocare fino a scomparire; al posto dello studio del colonnello compare invece il cortile del castello, al centro del quale campeggia un'enorme pira. Sulle fascine della pira è stata deposta con cura un'enorme bandiera rossa con una svastica nera al centro, inserita in un cerchio bianco. Attorno alla pira -nel buio della sera- si distinguono le sagome di diversi soldati della guarnigione, lì presenti per l'estremo saluto al colonnello. Sulla pira però non c'è nessun corpo desposto.
"Non troveremo il colonnello stando qui al castello" -dice Vanheim riprendendosi dalla visione della Prescienza- "E Lieutenant Himmel non brucierà sulla pira il corpo di Fehder".
"Non è vero: dobbiamo trovare il colonnello!" -esclama Schubert- "E' nascosto sicuramente da qualche parte nel castello. Quei medici non possono essere andati lontano.."
"Non lo troveremo qui" -insiste deciso Vanheim con un sogghigno "L'ho visto!"
"WEEEEEEE!"
Improvvisamente una sirena di allarme rompe il silenzio del tardo pomeriggio con un prolungato richiamo.
WEEEEEE!
"Schnell! Schnell!"
Ordini vengono improvvisamente gridati all'interno del castello mentre la sirena continua a suonare.
"Il castello è sotto attacco" -realizza prontamente il feldmaresciallo Schubert
"Un bombardamento?" - chiede allarmato Frank Kruger
Improvvisamente si odono grida più distanti:
"Allez! Allez!"
Quindi un crepitare di mitragliatrici.
"No, questo non è un attacco aereo" -precisa Schubert -"Questa è un'incursione della Resistenza Francese!"
Il Conte realizza che il tempo stringe: si toglie dunque il guanto nero dalla mano destra e tocca il bicchiere di whisky rovesciato sulla scrivania, entrando in contatto con l'oggetto grazie al suo potere di Psicomanzia.
"Ra-ta-ta-ta"
Il rumore degli spari e delle mitragliatrici si fa sempre più assordante e sempre più vicino.
"CRASH!!"
La vetrata dell'unica finestra dello studio si rompe improvvisamente in mille frammenti di vetro. Nella stanza si odono chiaramente i sibili sordi di due proiettili che vanno a colpire due libri sulla libreria facendoli esplodere in una nube di carta e polvere.
"Non riesco a concentrarmi con tutto questo fracasso" -esclama il Conte. Von Rimmel decide dunque di infilare il bicchiere di whisky all'interno del suo cappotto e di uscire dallo studio; Vanheim lo segue subito dopo.
"Usciamo da qua alla svelta, Frank!" -comanda il feldmaresciallo a Kruger mentre raggiunge l'uscita dello studio. I proiettili cominciano a ronzare nella stanza con sempre maggiore frequenza.
"Un attimo soltanto: ho notato che c'è qualcosa di strano in questa sedia" -grida Kruger mentre esamina con attenzione la sedia della scrivania sulla quale era seduto il colonnello nel momento in cui è morto...ma non trova niente!
"Ziiiing.... ziiing" -due proiettili entrati dalla finestra infranta sibilano vicino alla testa di Kruger.
"Eppure devi esserci qualcosa" -mormora tra se e se il giovane austriaco mentre rigira la sedia per studiarne le gambe.
"Frank! Vieni via di lì; esci dalla stanza!!" -gli grida Schubert dall'ingresso dello studio mentre si accuccia per ripararsi dai proiettili. Improvvisamente nota qualcosa sulla sedia che Kruger sta maneggiando.
"Aspetta Frank, ho notato qualcosa! C'è una piccola leva, lì vicino alla gamba intarsiata della sedia! Si, esatto, proprio lì!" -il feldmaresciallo indica all'austriaco la piccola levetta. Per Frank Kruger è un gioco da ragazzi tirarla e afferrare il piccolo fagotto che fuoriesce da un vano segreto della sedia.
"Andiamocene" - dice Frank Kruger al GeheimKommando appena raggiunge anche lui l'uscita dello studio. Fuori dalla stanza in realtà c'è una piccola anticamera con due rampe di scale, una che scende e l'altra che sale. Dal basso arrivano rumori di spari e grida francesi: "Allez! Allez!". Passi pesanti salgono precipitosamente le scale.
"Di qua!" -suggerisce il sergente Mayer saltando sui primi scalini della scala che sale.
Il GeheimKommando lo segue fino a che non arrivano ad una pesante porta di legno, aperta la quale si ritrovano sulla cima di una torre merlata, investita da forti raffiche di vento e neve.
"Mein Gott! Non c'è una via di uscita! Come facciamo ora?" -grida sgomento il feldmaresciallo.
Il Conte Von Rimmel non si perde d'animo: raggiunge la postazione di artiglieria anti-aerea collocata in mezzo alla torre e comincia a slacciare i nastri di cuoio che fissano alcuni assemblaggi dell'armamento.
Frank Kruger si sporge invece dai merli della torre notando un montacarichi poco più sotto, con sopra una cassa di munizioni per artiglieria.
"SBRAM!" la porta della torre si apre di nuovo e tre figure in uniforme blu notte irrompono nella terrazza gridando qualcosa in francese e aprendo il fuoco all'impazzata. Il sergente Mayer non fa in tempo neppure ad estrarre la pistola: una valanga di fuoco lo investe bucherellandogli il petto. Quando cade nella neve è già morto.
Il feldmaresciallo Schubert si getta nella neve e -rotolando- con la sua pistola spara alcuni colpi verso i francesi, mancandoli.
Frank Kruger rapidamente fa salire il montacarichi fino all'altezza dei merli, afferra la cassa di munizioni e la lancia verso gli incursori francesi. "Sparate alla cassa!" -grida nel vento.
Von Rimmel finisce di slacciare i nastri di cuoio e poi -gonfiando i muscoli in uno sforzo disumano- spinge il pezzo di artiglieria fino a che questo non cade dalla sua postazione e, seguendo l'inclinazione della terrazza, comincia a scivolare verso i tre francesi.
Il feldmaresciallo spara alla cassa di munizioni e la manca: poi prende la mira con maggiore attenzione, chiude un occhio, e il secondo colpo centra il bersaglio. I tre francesi saltano letteralmente in aria mentre pezzi infuocati del cannone di artiglieria volano in mille direzioni.
"Di qua, presto!" -grida Frank Kruger. Tutto il GeheimKommando sale sul montacarichi e scende così dalla cima della torre.

1 commento:

Daniele ha detto...

La resistenza Francese è davvero pericolosa! Ma ora i nostri hanno per le mani diversi indizi: quali coltiveranno? Dove proseguirà la trama? Vi seguirò da vicino per saperlo.